Questioni di Stato

15,00

di Clemente Solaro della Margarita

136 pagine.

Introduzione di Alessandro De Pedys

COD: 9788831229326 Categoria:

Descrizione

Solaro non esclude la possibilità di un futuro ingrandimento del Regno sabaudo, eventualmente anche a spese dell’Austria-Ungheria, ma ritiene che questo risultato possa essere perseguito solo con strumenti diplomatici, quando ve ne siano le circostanze, e mai con la guerra. Egli è cosciente della relativa debolezza dell’Impero, coacervo di popoli diversi, ma ritiene – a ragion veduta – che la sua potenza sia ancora temibile, tale da sconsigliare qualunque azione ostile da parte dei Savoia. L’Austria potrebbe essere affrontata solo con il pieno appoggio militare francese, che verrebbe concesso a caro prezzo. Non solo il Piemonte diventerebbe totalmente dipendente dalla Francia per la
sua difesa, rinunciando in questo modo all’indipendenza gelosamente custodita per secoli, ma sarebbe quasi certamente obbligato a soddisfare le mire territoriali di Parigi sui territori da cui originò la dinastia: “Or diasi alla Francia la Savoia, il re di Sardegna non avrà
più le chiavi d’Italia, la Savoia, che ne è la porta, non essendo più sua. Ponetemi i Francesi sul Moncenisio, e domando io se potrebbe più chiamarsi il Re di Sardegna guardiano dell’Alpi”.

Dalla Prefazione di Alessandro De Pedys

Clemente Solaro della Margarita (Mondovì, 21 novembre 1792 – Torino, 12 novembre 1869). Si laureò in legge a Torino nel 1812. Nel 1816 fu segretario di legazione a Napoli. Incaricato d’affari a Madrid (1825-1834), dopo una breve missione a Roma e a Napoli, fu promosso ministro plenipotenziario a Vienna, ma non poté raggiungere la sua sede perché re Carlo Alberto decise di affidargli invece il portafoglio degli Esteri (21 marzo 1835). In quest’ufficio restò dodici anni. Nel 1847, non volendo aver l’aria di fuggire davanti alla rivoluzione, rifiutò di dimettersi, e fu quindi affettuosamente licenziato dal Re, il 9 ottobre, ricevendo il titolo di Grande della Corona. Dal 1854 al 1860 rappresentò alla Camera il collegio di S. Quirico, e in parlamento combatté l’aggressiva politica del Cavour.

Alessandro De Pedys
Laureato in Economia Internazionale presso l’Università di Roma La Sapienza. Nel 1989 entrò alla Farnesina presso alla Direzione Generale Affari politici e poi come Capo della Segreteria del Servizio del Contenzioso Diplomatico, Trattati e Affari Legislativi. Nel 1992 fu inviato all’Ambasciata d’Italia a Seoul, come Segretario commerciale. Nel 1996 fu all’Ambasciata d’Italia a Londra, come Consigliere nel settore politico e stampa. Nel 2000 tornò alla Farnesina. Nel 2002 fu nominato Vice Capo della Delegazione per l’Organizzazione della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Dal 2004 al 2007 è stato all’Ufficio Affari Diplomatici della Presidenza della Repubblica. Nel 2007 fu Console Generale ad Hong Kong e Macao. Nel 2010 tornò alla Farnesina, in qualità di Capo della Segreteria Particolare del Sottosegretario di Stato e poi del Vice Ministro degli Esteri. Dal 2014 al 2018 è stato Ambasciatore d’Italia in Polonia. Dal 2018 al 2020 è stato Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Economia e Finanze. Da febbraio 2020 al luglio 2021 è stato Direttore delle Relazioni Internazionali di Leonardo. Dal gennaio 2022 è Vice Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri, come responsabile per la Diplomazia Culturale.

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