Uccidete lo Zar! Lo sterminio dei Romanov

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Luciano Garibaldi con questo libro di facile lettura ristabilisce nella loro essenzialità i fatti riguardanti lo sterminio dello Zar e della sua famiglia.

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Descrizione

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Il 17 luglio 2018 cade il centenario della morte di zar Nicola II (in russo Nikolaj Aleksandrovič) Romanov. Nato a Carskoe Selo nel 1868 fu massacrato a Ekaterinburg con la famiglia, fu zar di Russia e oggi è santo dalla chiesa ortodossa. Pochi sovrani sono stati tanto diffamati e criticati quanto lui, forse solo Nerone ebbe un peggiore trattamento postumo.

Nel 1890 Nikolaj aveva intrapreso un lungo viaggio in Oriente, attraverso l’Egitto, l’India e la Cina fino al Giappone nel 1894 sposò Alice d’Assia, una donna forte ma staccata dalla realtà.

Fu un pacifista, se paragonato alle altre teste coronate del tempo e nel 1899 promosse la conferenza per la pace dell’Aia, cercando stabilità in Europa ma non rinunciando a un’espansione in Estremo Oriente, come facevano un po’ tutti, Italia inclusa. La guerra contro al Giappone (1904-05) finì male per la Russia e minò il prestigio dei Romanov. Il 30 ottobre 1905, promosse una riforma costituzionale dello stato con la concessione della libertà di coscienza, riunione e associazione ma le forze contrarie alle sue riforme all’interno della corte le fecero naufragare.

Nella prima guerra mondiale anche la Russia entrò “per sbaglio” infatti il loro ordine di mobilitazione dell’esercito fu scambiato per un atto ostile dalla Germania e dall’Austria. Re Umberto I di Savoia lo decorò con l’Ordine della Santissima Annunciata e nel 1916 ebbe la nostra medaglia d’oro al valore da Vittorio Emanuele III.

Abdicò nel 1917, fu imprigionato e trasferito in Siberia, a Tobolsk da dove speravano di fuggire, grazie a una spia inglese mandata da re Giorgio V di Gran Bretagna, cugino dello Zar. Quell’uomo fallì nel suo intento e furono trucidati a colpi di pistola e baionetta, a Ekaterinburg negli Urali il 17 luglio del 1918, in stile macelleria bovina. Cadde prima lui e poi la sua famiglia, inclusi i bambini, il medico e una serva.

Secondo alcuni furono le sinistre trame dei Rothschild e di altre casate di finanzieri ebraici, che odiavano Nicola II per via dei pogrom, impedirono la sua liberazione. Da quel giorno i bolscevichi lo hanno coperto di calunnie, per giustificare la propria ferocia. Luciano Garibaldi con questo libro di facile lettura ristabilisce i fatti nella loro essenzialità.

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Dimensioni 21 × 14,8 cm

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