Il Grande Fratello fra 2 giorni diventerà una realtà in Italia

Nel silenzio quasi completo dei media la proposta di legge presentata dal deputato del PD Daniele Baruffi era stata approvata alla camera, ben nascosta fra altre proposta e facendo uso di un linguaggio tecnico ostico ai più. In pratica si tratta di controllo totale sulle nostre attività on line, incluso chats e telefonate, esteso su di un periodo di 6 anni (tutto vien conservato per questo periodo) e al di fuori del controllo della magistratura. Il tutto sarà gestito da Agcom e dai providers italiani 
 
“da oggi con un regolamento dell’Agcom, in Italia si sperimenta la notice and stay down e le piattaforme dovranno rimuovere i contenuti illeciti e impedirne la riproposizione”.
Ora, poiché il web è composto di milioni di informazioni che cambiano in nanosecondi e la maggior parte di questi dati sono all’estero, non c’è modo di conoscere in anticipo la riproposizione dei contenuti che la norma vorrebbe censurare, se non con una tecnica di intercettazione di massa denominata Deep packet inspection. L’unico modo, insomma, di fare ciò che il governo sta per fare approvare, è di ordinare ai provider italiani di “seguire” i cittadini su internet per vedere dove vanno, al fine poi di realizzare questo “impedimento” alla riproposizione, attraverso un meccanismo di analisi e raccolta di tutte le comunicazioni elettroniche dei cittadini che intendano recarsi su siti “dubbi”.
Questo, naturalmente senza alcun controllo preventivo da parte di un magistrato.
In questa intervista viene spiegata in dettaglio questa materia complessa e che è certamente anti costituzionale.

 

Ma chi  è questo on. Baruffi, certamente uno che a sua volta non conosce le implicazioni di quanto sta facendo, troppo giovane e sprovvisto di adeguato bagaglio tecnico/culturale ed evidentemente tale norma gli  è stata suggerita da qualcuno. Da chi? Forse dal capo di Agcom, On. Angelo Marcello Cardani (http://alfredodecclesia.blogspot.hk/2017/10/un-servo-dei-rothschild-capo-dellagcom.html).

 

Ecco un breve ritratto di Daniele Baruffi, preso da Wikipedia

Una figlia, maturità scientifica, dirigente politico, è stato sindaco di Soliera e segretario provinciale del PD di Modena. Tra il 1999 e il 2009, per due mandati, è stato sindaco di Soliera, in rappresentanza di una Lista Civica di Centrosinistra. Dal 2006 al 2007 è stato coordinatore della segreteria provinciale dei DS, nel 2007 coordinatore del comitato promotore del PD modenese, nel 2008 responsabile del programma del PD provinciale. Nelle elezioni provinciali del 2009 viene eletto Consigliere provinciale di Modena per il Partito Democratico, carica che abbandona il 13 marzo 2013 in seguito alla sua elezione a deputato. Dal 2010 al 2013 è stato segretario provinciale del PD di Modena.