Politica italiana, prima e dopo l’euro

L’Italia entra nell’Euro in condizioni di estrema debolezza, anche per via dei continui cambi di governo e di ministri dell’economia. Non ci si deve stupire se i nostri partners europei ne approfittano, pensando ai propri interessi prima che ai nostri.

Ecco una rispolverata per gli anziani e, forse, una rivelazione per i giovani.

Governo Andreotti VI e VII dal 22 Luglio 1989 al 24 aprile 1992

-si ebbe la caduta del Muro e l’accordo fra Mitterrand – Khol per l’Euro, in cambio dell’accettazione francese alla creazione di una Germania unita.

-Trattato di Maastricht del 7 Febbraio 1992, nascita dell’euro

Governo Amato I dal 28 giugno 1992 al 29 aprile 1993

Governo Ciampi dal 29 aprile 1993 al 13 gennaio 1994

 

Berlusconi I dal 11 maggio maggio 1994, al gennaio 1995

Governo Dini dal 17 gennaio 1995 al 18 maggio 1996

Governo Prodi I dal 17 maggio 1996 al 9 ottobre 1998.

Il 24 novembre 1996 Carlo Azeglio Ciampi – presente Mario Draghi, direttore generale del Ministero del Tesoro e Antonio Fazio per Banca d’Italia – vola a Bruxelles per l’Ecofin.
Tedeschi e olandesi sostengono che il cambio giusto va posto a lire 925 per un marco tedesco. Ciampi strappa 990.
Questa parità di 990, non modificabile secondo il Trattato di Maastricht, sarà la base per il calcolo del cambio lira/euro di 1936,27, prima della nascita dell’euro, ufficializzato il il 1° gennaio 1999.

Gli industriali italiani chiedevano 1040-1080. Oggi sappiamo che avevano ragione, perche’ perdemmo in competitivita’ a favore delle ditte tedesche.

Governo D’Alema I e II dal 21 ottobre 1998 al 26 aprile 2000.
Governo Amato II dal 25 aprile 2000 al11 giugno 2001
Governo Berlusconi II e III dal 10 giugno 2001 al 17 maggio 2006

Introduzione dell’Euro il 1º gennaio 2002

Governo Prodi II dal 17 maggio 2006 all’8 maggio 2008
Governo Berlusconi IV dal 7 maggio 2008[1] al 16 novembre 2011

Monti, Letta, Renzi, Gentiloni…