Modesta proposta alle Insegnanti in tempo di Coronavirus

Si sente molto parlare di “smart working” per gli alunni rimasti a casa, a causa del Coronavirus. Questo “lavoro furbo” significa usare il computer e internet, assistiti dall’insegnante. Il fine è di non restare indietro con il programma scolastico. Eppure, esiste un sistema semplicissimo per fare lavorare a casa, proficuamente, i nostri ragazzi e le nostre ragazze.

Basta dar loro dei libri da leggere, a seconda dell’età e della classe e poi chiedere di scrivere dei brevi riassunti per ogni libro letto.

L’Italia è il penultimo Paese in Europa per il numero di libri letti, peggio di noi c’è solo la Grecia. Questa è una distruttiva emergenza. E l’emergenza virale permetterebbe di ridurre il nostro divario con gli altri Paesi, partendo dai più giovani.

Esercizi, ripassi, formule sono tutte cose molto importanti ma ciò che più conta è il formare dei cittadini onesti, amanti della libertà e con un alto grado di cultura. Questo lo può fare solo con la lettura, non con il semplice superare degli esami.

Come scrisse Pasternak: “Se regali un pesce a un uomo lo sfami per un giorno. Se gli insegni a pescare, lo sfami per tutta la vita.”