Esce PREDICHE NEL DESERTO. Il meglio di Paolo Barnard (2008-2013)

 

 

Potete già trovare nelle migliori librerie il libro Prediche nel Deserto. Il Meglio di Paolo Barnard (2008-2013) Gingko Edizioni, Verona, 384 pagine, ISBN 978-88-31229-15-9 Euro 19.

Ed è già disponibile anche in  ebook:

https://www.youcanprint.it/filosofia-politica/prediche-nel-deserto-il-meglio-di-paolo-barnard-2008-2013-9788831679794.html

Si tratta di una raccolta di articoli profetici scritti da Barnard a partire dalla fine del 2008 sino al 2013. Barnard è un grande filosofo radicale, polemista e un amicus veritas.

Paolo Barnard nei suoi articoli spazia in settori vitali della economia, sia a livello micro che a livello macro; dell’Europa unita e dell’Euro; della guerra in Medio Oriente, di Israele e della Palestina, scrivendo sempre con grande coraggio, con coerenza e senza mai concedere nulla a nessuno.

Pochi scrittori possono vantare virtù simili alle sue nel panorama giornalistico e filosofico italiano.

 

 

Stalin. Il Napoleone Russo

 


Tratto da un articolo di Jurij Belov, Pravda, 20-23 dicembre 2019. Pubblicato sul giornale l’Aurora.

“Il mondo del capitale fu inorridito quando vide che due geni rivoluzionari russi stavano trasformando il “Manifesto comunista” di K. Marx e F. Engels da possibilità teorica in pratica della costruzione di una nuova società. Questo orrore perseguita il mondo borghese fino ai nostri giorni. Da qui l’odio selvaggio del capitale e di tutti i suoi servi verso Lenin e Stalin. Qualsiasi abominio è buono solo per diffamare, denigrarli presso la mente dei popoli. Il capitale ha al suo servizio non solo la gigantesca industria di bugie, calunnie e falsificazioni, ma anche il filisteismo russo. Il piccolo borghese, come scrisse Gorkij, si distingue per “il desiderio non solo di sminuire un uomo eccezionale al livello della propria comprensione, ma anche di cercare di calpestarlo, in questa terra appiccicosa e tossica che hanno creato, chiamata “vita di tutti i giorni”. L’intero esercito piccolo-borghese, dagli accademici liberali ai filistei khrushjoviti vicino a te, attaccarono freneticamente la memoria popolare di Stalin. E con quale risultato? Il numero di operazioni speciali intraprese contro questa memoria negli ultimi 66 anni, dal 1953, è inimmaginabile. Ma, come mostrano recenti sondaggi, nella mente di generazioni di padri e figli, Stalin vince sempre.”

Articolo completo qui: http://aurorasito.altervista.org/?p=9944

 

 

Un libro da tenere in ogni casa italiana. L’Economia Spiegata Facile di Costantino Rover

Costantino Rover ha dato alle stampe il suo magnus opus economico al quale ha lavorato e ha studiato per 5 anni. S’intitola l’Economia Spiegata Facile ed è uscito da pochi giorni con la Gingko Edizioni di Verona.

Per quanto riguarda il suo titolo, i puristi della lingua se la mordano, perché l’ossimoro è intenzionale. Vuole significare che è un testo per il popolo e non per le élite, per i radical-chic che un tempo usavano il latinorum per confondere gli onesti e che oggi usano l’economia.

Costantino Rover ha lanciato ufficialmente il suo libro la sera del 7 dicembre 2018, a Verona, spiegando agli spettatori la genesi del suo originale testo e le sue intenzioni nel pubblicarlo. La sua spiegazione dev’essere stata assai convincente, perché tutte le copie disponibili durante quella serata sono state vendute!

Il libro è impreziosito da due introduzioni. Una scritta da Antonio Maria Rinaldi e l’altra da Nino Galloni, due economisti di vaglio che vediamo spesso apparire in dibattiti televisivi e partecipare a congressi e dibattiti.
Termini come spread, quantitive easing, il bazooka da Draghi ecc. vi appariranno improvvisamente chiari dopo aver letto questo testo, giacché la verità è sempre semplice. Costantino Rover, con grande destrezza, smonta tutti i concetti creduti complessi, ma in realtà lineari, sotto agli occhi dei lettori, giovandosi di immagini grafiche, fumetti e schizzi, oltre che citando le loro definizioni canoniche, riducendole però ai minimi termini, quasi che fossero dei congegni meccanici con ingranaggi e molle e che, una volta disposti sul tavolo pezzo per pezzo,  fan capire di che davvero si tratta.

Costantino Rover, al centro, con il microfono

Il libro comunica volutamente praticità e semplicità, vi predomina il colore giallo imperiale (che un tempo in Cina era riservato all’imperatore) simile a quello dei gilet jaunes francesi. Il suo formato, che ci ricorda i vecchi orari dei treni, lo rende facilmente consultabile e facile da tenere in borsa o in tasca durante un viaggio.

Questo è un libro da leggere con piacere e poi consultare quando vorremo avere un chiarimento o una conferma. L’autore polverizza molti dei mantra economici che sentiamo spesso citare in televisione e sui giornali da personaggi che, spesso, ci fanno sospettare che non sappiano bene di cosa stiano parlando, eppure li vediamo usare tali argomenti con protervia, come armi improprie per silenziare gli avversari. Molti di loro parlano come se stessero usando dei termini scientifici, ma in realtà l’economia è una lontana cugina della matematica, non è sua figlia e la dimostrazione di ciò consiste nel fatto che spesso gli economisti sbagliano. Se si trovano in alto, sbagliano di grosso, provocando guerre, crisi economiche epocali e rivoluzioni. Per questo motivo noi affermiamo con grande enfasi che tutti quegli autori che contribuiscono a  strappare il velo d’ipocrisia, che cela certi personaggi e organizzazioni finanziarie multinazionali, sono degli operatori di giustizia, di stabilità, di pace.

Il libro di Costantino Rover si muove in questa direzione.