Nostradamus e Banca Popolare di Vicenza

Nostradamus_by_Cesar[1]

 

Una profezia di Nostradamus pare preconizzare la rovina della Banca Popolare di Vicenza, dopo 150 anni di gloriosa storia. Distrutta dalle nuove regole imposte dalla BCE e supinamente accettate dal governo di Renzi.

 

 

 

 

 

Nella quartina VIII, 11, delle centurie di Nostradamus, pubblicate nel 1555 a Lione, possiamo leggere:

Peuple infini paraîtra à Vicence
Sans force, feu brûlée la Basilique:
Près de Lunage défai grand de Valence
Lorsque Venise par morte prendra picque.

Una possibile traduzione potrebbe essere questa:

Un gran popolo si riunirà a Vicenza
Facilmente brucerà la Basilica (1)
Dopo l’uscita del lunatico(2) ricorderà Valenza (3)
E Venezia (il Veneto) verrà trafitta dalla lancia.(4)

Michele de San Remy (1503- 1566) noto come Nostradamus fu un discendente di ebrei-spagnoli rifugiatisi in Francia e poi convertiti al cristianesimo. Umberto Eco scrisse che il testo di Nostradamus si presta a una “interpretazione infinita” e diciamo noi, quanto più uno ci crede, tanto più le sue profezie s’avverano e continueranno ad avverarsi. Ebbene, noi ci crediamo e ci proviamo…

1. Per Basilica, ci si riferisce alla Basilica Palladiana, che al tempo di Nostradamus esisteva già (1546) e aveva forse osservato durante il suo viaggio in Italia. Va letto come ‘Palazzo’ nel senso che in passato fu la sede del governo della città. Oppure ci si riferisce alla sede della Banca Popolare di Vicenza in Via Framarin che Banca Intesa, dopo la sua grande rapina, vorrebbe cedere?
2. Il lunatico potrebbe essere un precedente DG già uscito dalla Banca di Vicenza, forse Francesco Iorio?
3. Valenza è la terza città di Spagna come ricchezza e dimensioni, il suo celebre vescovo fu Sant’Apollinare, nato cittadino romano e morto barbaro, dopo la caduta dell’impero romano.
4. ‘Prendra picque’ può essere tradotto come trafitto dalla lancia.