Sia il Cappellini, dove servì il comandante Todaro, che il Torelli, che secondo Angelo Paratico, portò Mussolini in Giappone (dopo che a Dongo arrestarono un suo sosia) riposano in acque giapponesi. Destino strano che li accomuna. Con un equipaggio misto italo-giapponese continuarono a combattere nel Pacifico e R. Sanzio, con le mitragliere Breda da 13,2mm riuscì ad abbattere, il 22 agosto 1945, un bimotore da bombardamento USA a Kōbe.
Dopo la resa del Giappone i pochi marinai italiani superstiti vennero imprigionati dagli americani, mentre il Cappellini venne affondato nelle acque al largo di Kōbe il 16 aprile 1946. Il Torelli fu affondato dagli americani nel canale fra Honshu e Shikoku. Il Cappellini e il Torelli furono le uniche unità militari italiane ad aver combattuto sotto a tutte e tre le bandiere dell’Asse, Italia, Germania e Giappone.