Vincenzo Gueglio si è spento lunedì mattina, 11 aprile 2022.
Avrebbe compiuto 76 anni il prossimo 1° giugno ed in passato era stato assessore alla cultura di Sestri Levante, nonché candidato sindaco nel 2008. Come insegnante aveva lavorato all’Istituto Tecnico “In Memoria dei Morti per la Patria di Chiavari”. Saggista, aveva fondato diversi anni fa la casa editrice Gammarò ma aveva pubblicato libri con altre prestigiose case editrici.
Ci eravamo sentiti al telefono ai primi di aprile e poi con What’s up mi aveva detto che avremmo dovuto sentirci, perché aveva in mente di modificare il suo libro su Seneca, che già gli avevamo pubblicato nel 2020. Aggiunse, con la sua solita ironia e nonchalance, che dovevamo sbrigarci, perché gli avevano diagnosticato un cancro ai polmoni. Nei giorni successivi non ci siamo più sentiti, anche se avevo provato a chiamarlo da Londra, dove stavo per la London Book Fair. Non mi aveva risposto, perché credo fosse già in ospedale.
Mi aveva inviato il suo manoscritto su Seneca agli inizi del 2020 e avevo subito visto che si trattava di un’opera di pregio, ben scritto e strutturato. Gli avevo risposto che lo avremmo pubblicato, anche se io tifo da sempre per Nerone, contro a quel ipocrita e approfittatore che fu Seneca. Da quel momento nacque la nostra amicizia.
La sua voce calda trasmetteva pacatezza e ironia, ma mi resta il rimpianto di non averlo mai incontrato di persona, nonostante ci fossimo dati appuntamento a questa o a quella fiera, perché poi accadeva qualcosa a me o a lui che impediva l’incontro.
Così lo ricorda su Facebook la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio: «Che dolore grande la scomparsa di Vincenzo avvenuta questa mattina. Vincenzo Gueglio ha dato tanto alla nostra città sia con l’impegno pubblico, da assessore e da consigliere comunale, che con un ruolo attivo e costante di editore e operatore culturale con contributi arguti e mai banali. Quando ho iniziato il mio percorso amministrativo come Assessore alla Cultura, il confronto con Vincenzo è stato ossigeno puro per me e da lui ho sempre imparato, dalla sua profondità e dalla sua ironia. Un abbraccio pieno di affetto alla mia cara amica Emi, a Niccolò e a tutta la sua famiglia».