Morto Carlo Pedretti, uno dei massimi esperti di Leonardo Da Vinci

Il 5 gennaio 2018 nella sua casa di Lamporecchio, in provincia di Pistoia, è morto Carlo Pedretti, considerato in tutto il mondo uno dei massimi esperti su Leonardo Da Vinci, al quale ha dedicato la propria esistenza. Avrebbe compiuto 90 anni proprio il 6 gennaio. Pedretti era originario di Bologna e dall’età di 13 anni fu in grado di scrivere a lettere rovesciate, usando la mano sinistra, a imitazione del grande genio toscano. A 16 anni pubblicò il suo primo articolo dedicato a Leonardo e nel 1944, all’età di 23 anni, veniva giudicato un grande esperto.  Non l’ho mai incontrato di persona, ma ho comunicato con lui solo via email, grazie all’amico scrittore Salvatore Giannella, al quale era molto legato.

Lo storico dell’arte inglese, Kenneth Clark, con il quale Pedretti curò l’edizione del fondo di scritti e disegni conservati a Windsor, di proprietà della corona britannica, scrisse di lui: “Pedretti è senza ombra di dubbio il più grande esperto di Leonardo dei nostri tempi”.
Carlo Pedretti fu nominato professore emerito di Storia dell’Arte in studi leonardiani alla University of California, Los Angeles e anche supervisore del fondo Armand Hammer (allora detentore del Codice Hammer, ora Codice Bill Gates). Fu anche un prolifico autore di articoli e di più di 50 libri pubblicati in varie lingue e ha ricevuto svariati riconoscimenti, medaglie, lauree honoris causa, in Italia e all’estero. La lista è troppo lunga per essere riportata qui.

Come ebbe a dire Adolfo Venturi, negli anni ’30: “Autenticare un Leonardo da Vinci è come prendere in mano un ferro rovente” e, come molti altri esperti, pure Pedretti aveva alcune profonde piaghe sulle mani, anche perché quando gli veniva chiesto d’autenticare un dipinto o un disegno di Leonardo si muoveva sempre con baldanzoso entusiasmo ed eccessiva generosità , spesso usando il proprio istinto, invece che la ragione. Quando invece si muoveva fra i documenti antichi era quasi infallibile e possiamo dire che molte delle intuizioni riguardanti Leonardo, oggi comunemente accettate, originano proprio da lui. Il modo stesso in cui vediamo questo grande artista del Rinascimento è stato fortemente influenzato dai suoi studi e dalle sue ricerche.
“La morte di ogni vecchio è come una biblioteca che brucia” dice un vecchio proverbio, ma nel caso di Pedretti questa immaginaria biblioteca è enorme nella sua estensione. Unica nostra consolazione è il pensare che una delle prime persone che ha incontrato quando  è morto – alla termine del cono di luce – è stato proprio Leonardo Da Vinci, che gli avrà svelato gli ultimi suoi segreti.

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