Elezioni all’estero e il Deep State

Il termine inglese “Deep State” è molto di moda in questi giorni. Indica uno Stato entro lo Stato, nel quale delle forze nascoste non rispondono più alla parte emersa e visibile del governo, ovvero al Parlamento e ai partiti, bensì a forze oscure, che perseguono proprie strategie e obiettivi diversi da quelli pubblici.
I nostri antenati romani, che se ne intendevano, il Deep State lo chiamavano “imperium in imperio” e “status in statu”.
Il Deep State influenza subdolamente la stampa e i media, controlla Facebook e Twitter, paga taluni giornalisti perché diffondendo notizie che diventano virali, al fine di distrarre l’opinione pubblica, per dirigerla su binari morti, su nozioni confuse e secondarie, su pettegolezzi, su falsi eroi, convincendoci di stare dalla parte giusta e che ci troviamo a vivere nel migliore dei mondi possibili. Un esempio recentissimo è quello di Cambridge Analitica, che viene accusata di aver causato, quasi per un accidente, l’elezione di Trump, quando in realtà pare essere vero proprio il contrario, essendo un chiaro caso di bue che dà del cornuto all’asino. Obama e Hillary, infatti, avevano fatto ampio uso di questi servizi di raccolta dati, ben prima di Trump.
Questo Deep State nella sua essenza pare familiare a noi italiani. Sappiamo dei grossi burocrati, i “culi di pietra” nella macchina governativa che fanno ostruzione selettiva su certe leggi che non gradiscono, oppure certi cartelli industriali o finanziari che paiono muoversi seguendo proprie leggi. Ne abbiamo visto un esempio pochi giorni fa con il cartello sui prezzi creati dalle società telefoniche sulle bollette, questo spiega perché pur essendo dei veri e propri maestri d’inefficienza, continuano a macinare profitti a dispetto della insoddisfazione dei propri clienti, che si trovano intrappolati in viziosi circoli burocratici dai quali non v’è redenzione o salvezza. Due nomi fra i tanti: per la telefonia TIM, e per i servizi bancari, Intesa-SanPaolo, che con l’assorbimento di due banche venete per 1 euro viene dipinta come salvatrice della Patria. Il Deep State ha convinto tutti di questo, accusando allo stesso tempo Gianni Zonin d’essere un ladro e un profittatore, quando in realtà se al posto di un Padoan ci fosse stato un Tremonti, oggi le due banche venete sarebbe ancora vive e vegete e noi non staremmo qui a parlarne.
Esiste un altro esempio di Deep State che s’è messo in moto recentemente: quello del voto all’estero e al quale ho avuto la ventura di partecipare, perdendo tempo e denaro nella circoscrizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.
Ebbene, durante la campagna elettorale s’avvertita la presenza costante di una macchina che agiva nel sottosuolo e che se la rideva dei nostri dibattiti, delle discussioni e dei ragionamenti pubblici, e che poi era emersa dalle viscere della terra, il 4 marzo 2018, determinando gli esiti finali del voto.
Le Iene e qualche giornale ne hanno parlato e hanno descritto tale mostruosa talpa, ma scalfendone solo la pelliccia, parlandoci di schede non arrivate o rubate dalle cassette della posta, di voti di morti e di sottili ricatti ai pensionati fatti dai patronati. In realtà il Deep State delle elezioni all’estero controlla gli esiti finali attraverso meccanismi ben più sofisticati, e non è legato a un solo partito, anche se nella mia circoscrizione, in Australia, dove si concentra la maggioranza di italiani aventi diritto al voto, le forze di sinistra hanno raggiunto il 54%. Una evidente anomalia!
Approfittando del fatto che il voto postale non dà garanzia di segretezza e seguendo un copione già scritto, a livello di territorio e nel luogo dello spoglio, la bolgia dantesca di Castelnuovo di Porto, il Deep State ha compiuto la propria missione.
Il risultato finale dello spoglio non è ancora noto, a 20 giorni dal voto, eppure gli eletti all’estero già siedono in Parlamento, come se nulla fosse. Quanti fra di noi lo sanno e si scandalizzano per questo fatto? Nessuno lo sa, o se lo ricorda, o ci pensa!
Ci troviamo davanti a uno scandalo da repubblica delle banane, non alla nascita di una nuova repubblica, come ama profetizzare Luigi Di Maio, perché a noi questa pare essere la riedizione del peggio della precedente.
I nostri padri, usciti dalla guerra e dalla povertà, ne sarebbero rimasti scandalizzati, eppure oggi non si scandalizza più nessuno, questo è il segno evidente che il Deep State ha già vinto.

Angelo Paratico

25 Milioni di bonus a Cattaneo di TIM e non pagano i tecnici.

Con i suoi 25 milioni di euro di buonuscita, Flavio Cattaneo, ex AD di TIM, si piazza al quinto posto nella top ten dei divorzi di Piazza Affari. Senza contare che ebbe 2.5 di bonus in entrata e poi uno stipendio d’oro.
Pare una storia simile, su scala maggiore, a quella di Francesco Iorio – noto come il padellaro di Sora – e AD della ora defunta Banca Popolare di Vicenza.

Qualche giorno fa avevo scritto su di un mio articolo dedicato all’Euro che uno dei problemi del nostro paese è la mancanza di concorrenza, che impedisce una discesa dei prezzi, questo per via d’una collusione fra grossisti, burocrazia e politica. Ho toccato con mano questo problema a casa mia…

Nel caso di TIM il servizio di assistenza  è a un livello vergognoso e mi chiedo perché non intervengano la Ministra Maria Anna Madia e il Ministro Carlo Calenda. Forse perché i signori ministri son troppo presi a discutere di Jus Soli o per seguire la propria campagna elettorale?

Dicono che TIM sia meglio di Vodafone e di altri internet providers. Allora immagino che inferno siano quelli, se la “migliore” è così!
Viziati dall’efficienza e dalla serietà di Hong Kong ci siamo rituffati in quel Medioevo tecnologico che abbiamo in Italia, sperimentando sulla nostra pelle l’installazione di una linea fissa TIM in casa, a Verona, per telefonia e internet con fibra ottica.
Ora, io e mia moglie, stiamo pensando di buttare centralina, modem e contratto in faccia al funzionario che ci ha venduto questo disservizio micidiale.

L’installazione era stata programmata con 10 giorni di anticipo. Come stabilito ci arrivano due tecnici in casa che avviano il modem con un paio d’ore di lavoro. La mattina del giorno successivo il modem non funziona più ed è in allarme. Incomincia il calvario, chiamando il 187. Ma il servizio rimane interrotto dopo due settimane.

Il 187 è quasi sempre occupato, ma a volte risponde qualche gentile ragazza dalla Romania, che ogni volta dà delle risposte e delle soluzioni diverse ma sempre errate. Spesso comunicano un numero di telefono da chiamare che non esiste o è a sua volta irraggiungibile. Spesso quelle povere ragazze sono stressate da precedenti chiamate, con insulti ed evidentemente non hanno una preparazione tecnica sufficiente per gestire la situazione, ovvero un servizio tecnico inesistente o inefficiente in Italia, che non le copre.

Mi è bastato dare un’occhiata in Google e scoprire che non siamo soli, vi sono migliaia di persone infuriate come noi e addirittura si trova anche un post, chiaramente truffaldino, di qualcuno che s’offre per risolvere i problemi.

La loro pagina FB è ingolfata da clienti furiosi, molto posti sotto a loro pubblicità nella quale si auto-incensano.:

I superpoteri della Fibra TIM, che spettacolo!

Con i superpoteri della Fibra la TV on demand di TIM è inclusa, e hai chiamate illimitate da fisso verso tutti in regalo. Che spettacolo!

Pubblicato da TIM su Martedì 16 gennaio 2018

Grottesco! Unica nostra consolazione? Questa società è francese…

 

Questo:

Ciao, noi siamo l’associazione Sos Utenti Consumatori, possiamo aiutarti GRATUITAMENTE a Ripristinare la linea e farti ottenere il Risarcimento del danno che ti stanno causando. Per saperne di più puoi contattarci ai seguenti recapiti: numero verde 800.177.569 oppure al fisso 081.503.23.22. Per ulteriori informazioni ti invitiamo a visitare le nostre pagine Facebook, Sos Utenti consumatori e Disservizio Telefonico.

Ecco uno dei tanti blog con migliaia di lamentele:

http://downdetector.it/problemi/tim/verona

Con dei post a caso che risalgono a qualche giorno fa:

Biagio Ferraiuolo

tim anche con manutenzione di fisso stanno rovinati con fibra in cabina che misurano 100 mega poi una distanza di 500 metri con cavo in rame si perdono fino ad arrivare a 15 mega da un cavo di 10 coppie che è a basso isolamento da 5 anni che vergogna è inutile che si passa con gli altri operatori i problemi sono i cavi ed i giunti che non vengano fatte le manutenzioni vergognatevi la prima società in italia telefonia fissa e mobile.

Vaff….lo Tim e Italia compresa!!! Siamo al 47 posto nel mondo per velocità di connessione !!! La Romania è quinta !!! Criminali che si prendono i nostri soldi senza corrispondere dei servizi adeguati rispetto a quello che noi paghiamo!!!

massimo sturani •

Io sto cambiando operatore … forse non avrò un servizio migliore …ma sicuramente pagherò la metà !!! Tim CRIMINALI !! Pagano 35 Milioni di € a Cattaneo come buonuscita per 16 dico 16 mesi di lavoro !!! e non pagano un tecnico per sistemare le nostre linee !!! Noi paghiamo soldi reali e molto sudati !!! Criminali legalizzati !!! Ciao!!

Massimo De Maglie
Bolzano. A inizio dicembre la linea è mancata alcune ore. Poi è andato tutto bene fino a dopo la Befana. Dal 7 gennaio la linea c’è per alcune ore e finché c’è va benissimo. Poi di colpo cade e mi sento dire tutte le volte (dagli SMS che mandano e dagli operatori 187) che è un guasto generalizzato, vale a dire è una centralina o qualcosa di simile. Ora mi chiedo quale sia la ragione: è la centralina che cade a pezzi? ci sono i ragazzetti che fanno gli scherzi e staccano i cavi? il tecnico che fa le riparazioni ha perso il cacciavite e deve avvitare con le dita e non riesce a collegare i cavi decentemente? Peraltro, potrei capire un guasto alla centralina se fossi in alta montagna, in estrema periferia, in aperta campagna… sono in piena città, chissà quanta gente c’è collegata a quella centralina e nelle stesse mie condizioni. Non è molto confortante vedere la linea che torna, quando si sa che dopo tre ore se ne andrà di nuovo…

Nicola Sandri Verona

IMBARAZZANTE! FATE QUALCOSA! -VERONA-

Anna
Diciamo che ho attivato la Sim il 3 gennaio passando da Wind a Tim . Dopo aver parlato con un operatore per farmi disattivate i servizi a pagamento, e non riesco: a telefonare, a ricevere chiamate e a connettermi con la connessione dati. Posso solo utilizzare il wi-fi, almeno quello funziona. Non è un problema di credito nè di impostazione del telefono. Non riesco nemmeno a parlare con un operatore ….Complimenti! !!!!

Pierluigi Simontacchi
Risiedo a varese. Ho contratto Tim fibra, tanto pubblicizzata. Dal 3 gennaio non ho ne internet ne linea telefono. Richiesta assistenza più volte. Risposte sempre diverse, nessuna soluzione del problema ad oggi, nessuna previsione.
Consiglio a Tim di investire meno in pubblicità e spendere per assistenza tecnica continuativa reale anche festiva.
Dovrebbero almeno rimborsare i giorni di servizio non utilizzati, considerando il grave disagio arrecato.